Un bel connubio,quello
creatosi la scorsa primavera con il gruppo Scout Agesci Melfi 3,dopo essere
stato contattato dall’intraprendente Capo Gruppo Antonio Stabile.
Obiettivo,quello di venire nel Parco del Pollino per allestire un campo estivo
nel periodo di agosto. Il reparto è formato da ragazzi che vanno dai 12 ai 16
anni. Ci siamo ritrovati a Piano Ruggio nel mese di Maggio per un sopralluogo
alla ricerca di aree attrezzate o spazi dove montare tende,avere acqua potabile
e possibilità di accendere fuochi.
Ci siamo concentrati in particolare su tre pianori
vicini:Piano Visitone,Ruggio e Pedarreto.Il primo scartato perché
eccessivamente frequentato e “turistico”.A piano Ruggio ne abbiamo visionato un
porzione ai piedi del versante Nord di Timpone Capanna a centocinquanta metri
da una sorgente,valutato scomodo perché in pendenza su terreno un po’
sconnesso,distante dalla sorgente. Infine la scelta è caduta su una zona di
fronte Piano Pedarreto adibita proprio
al montaggio di accampamenti scout. Si tratta della Zona 2 detta anche
"Acqua Sciartaglie " dove a cinquanta metri sorge un fontanone.Dal 17
al 27 Agosto hanno così realizzato il campo
costruendo
tavoli e cucine da campo, alzabandiera e portale di ingresso campo,cambusa e
tende brownsea estended da 8 posti.
Li ho incoraggiati ad organizzare due escursioni. La prima, facile ed
istruttiva lungo il percorso natura che parte proprio da Piano Ruggio e porta
al Belvedere del Malvento,spettacolare balcone sulla Valle del Coscile e la
Dirupata di Morano dove si possono al contempo ammirare alcuni pini loricati
abbarbicati sulla spalla Sud di Serra del Prete e Timpone Capanna. La
seconda,molto più impegnativa per raggiungere il millenario Patriarca del
Pollino,che con i suoi 962 anni è l’albero più longevo d’Italia.
Tenendo conto della loro età,non abituati ad escursioni impegnative ho
pensato di “diluire”il dislivello partendo da Colle dell’Impiso per raggiungere
il Pollinello.Anche così però ho notato un po’ di sofferenza nelle loro giovani
gambe ma con l’entusiasmo alle stelle. La sfida più grande è stata la rampa da
affrontare interamente nel bosco che dal Pollinello porta alla Serra del
Pollinello dove sorgono splendidi esemplari di pini loricati vetusti quali il
“Candelabro” e il “Patriarca” più in basso. Dentro la fitta boscaglia
sembravano tanti giovani Indiana Jones all’avventura. All’uscita dal bosco
erano ormai stremati,ma quando c’è la gioventù!!!! Dopo le foto di rito al
cospetto del Grande Vecchio, l’ultimo sforzo in salita per raggiungere il
valico da cui parte il sentiero in discesa della normale al Pollino e che
conduce a Gaudolino chiudendo così un fantastico anello.
Non credevano ai loro occhi sapendo di aver toccato proprio al valico quota
2000 metri. Pian piano e un po’ per inerzia,tutto il gruppo formato da 17
intrepidi,compatto ed unito ha finalmente raggiunto le auto a Colle
dell’Impiso.Ho detto loro che oggi mi avrebbero “odiato a morte” vista la
stanchezza e lo sforzo profuso in un’escursione non certamente indifferente e
facile. Grande soddisfazione per me aver condotto dei giovanissimi in montagna,
e per loro estremamente contenti ed entusiasti per “l’impresa” compiuta. Molto
soddisfatti inoltre i tre capi scout ed in particolare Antonio il quale si è
proposto di mantenere i contatti aperti e magari rivederci per un’altra bella
avventura sul Pollino o sulla loro montagna,il Vulture.